STATUTO

Associazione Italiana Interventi Precoci nelle Psicosi 

ART. 1 - Denominazione e sede
Si è costituita, ai sensi dell’art. 36 e seguenti del Codice Civile, una associazione non commerciale, senza fini di lucro denominata “ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L’INDIVIDUAZIONE E L’INTERVENTO PRECOCE NELLE PSICOSI”.
La sua sede è fissata a Milano in Via Livigno,3.
In occasione di successive nuove nomine del Presidente del Consiglio Direttivo l’assemblea dei Soci potrà con la stessa deliberazione di nomina modificare tale sede per trasferirla presso altra la sede.

ART. 2 – Scopi
Nei disturbi schizofrenici il concetto di prevenzione è relativamente nuovo, nonostante le drammatiche conseguenze che essi possono avere per i pazienti, le famiglie e la comunità. Studi recenti mostrano il legame tra ritardo dei trattamenti, decorso della patologia e livello del funzionamento sociale e della qualità della vita.
Tuttavia, negli attuali sistemi di cura, l’inizio di trattamenti adeguati avviene con un ritardo che viene stimato in più anni dal manifestarsi dei primi segnali o dal primo episodio psicotico.
Per questo motivo si è verificata una rapida crescita di interesse verso l’intervento precoce negli esordi e nei rischi psicotici e si è consolidata l’idea che il riconoscimento precoce e l’intervento multidimensionale specifico e mirato possano ritardare o attenuare l’insorgere della malattia e interrompere il procedere della patologia e della disabilità. Per i giovani nelle fasi iniziali delle psicosi, vulnerabili ed esposti a rischi di psicopatologia grave e di emarginazione sociale, sono in atto in molti Paesi programmi di “Individuazione e Intervento Precoce” - sostenuti da una intensa attività scientifica e di ricerca - per i quali la presa in carico mirata, il mantenimento della rete di relazioni e la salvaguardia dell’adeguatezza di ruolo costituiscono obiettivi prioritari e richiedono spazi e modalità di lavoro in grado di costituire per i giovani coinvolti un ponte verso una vita attiva e socialmente adeguata.
Questi percorsi specifici e mirati di informazione, valutazione e di trattamento, richiedono di ripensare le consuete strategie di lavoro e di sperimentare linee operative originali, seppure contestualizzate nelle metodiche preesistenti.
Ciò premesso, gli scopi e le finalità dell’Associazione sono:
a) promuovere la conoscenza, la diffusione e la realizzazione delle possibilità di intervento nelle fasi iniziali delle psicosi, in particolare in quelle prodromiche o ad alto rischio;
b) promuovere la diffusione e l’applicazione di metodiche di riconoscimento del disagio psichico e di risposte pluridimensionali e individualizzate alle esigenze dei giovani e delle loro famiglie;
c) favorire la permanenza nel loro contesto sociale dei giovani all’esordio psicotico o ad alto rischio, difendendo e promuovendo il loro ruolo sociale e l’evolversi naturale del loro sviluppo personale e del loro progetto di vita;
d) sostenere la tutela dei diritti e la qualità e la dignità della
vita dei giovani sofferenti e delle loro famiglie;
e) promuovere lo studio e la ricerca nel campo della prevenzione delle psicosi, con particolare riguardo alla individuazione tempestiva e al trattamento efficace;
f ) sviluppare rapporti e collaborazioni con enti e organismi pubblici e privati per lo sviluppo e la promozione di metodologie professionali e di intervento sociale che abbiano come obiettivo quanto delineato nei punti precedenti.

ART. 3 - Attività
Per conseguire il raggiungimento degli scopi di cui all’articolo 2, l’Associazione si propone di:
a) indirizzare e orientare gli operatori della Salute Mentale verso percorsi di prevenzione da realizzarsi con azioni cliniche, diagnostiche, terapeutiche e informative a favore di individui singoli, famiglie e individui collettivi volti ad evitare o attenuare e ritardare l’instaurarsi di patologie psicotiche stabilizzate;
b) sviluppare azioni volte a soddisfare i bisogni dei giovani coinvolti in un percorso di prevenzione e delle loro famiglie, attraverso interventi di socializzazione e di esercizio dei diritti di cittadinanza da attuare nel contesto naturale di vita, con particolare riguardo a fasce socialmente, economicamente e culturalmente deboli;
c) costituire un polo coordinato di aggregazione tra le istituzioni sanitarie, sociali, di volontariato e di empowerment, presenti a livello territoriale, al fine di fornire una risposta globale, sociale e sanitaria, e individualizzata al giovane e alla sua famiglia;
d) collaborare alla istituzione e organizzazione di strutture sanitarie e/o sociali preposte alla prevenzione delle psicosi;
e) organizzare corsi di formazione, seminari, convegni, dibattiti e manifestazioni pubbliche a carattere scientifico e/o culturale; curare l’edizione di pubblicazioni scientifiche e divulgative anche a carattere periodico, non quotidiane, fornire consulenze come centro di riferimento e documentazione scientifica sulle tecniche e procedure di intervento precoce nelle psicosi;
f) sviluppare e partecipare a programmi di ricerca nazionali e internazionali.
g) collegarsi, associarsi o affiliarsi ad altre Società o Associazioni scientifiche, nazionali o internazionali, ai fini di sviluppare sinergie coerenti con gli scopi statutari.

ART. 4 – Patrimonio sociale
La durata della Associazione è illimitata. L’anno sociale coincide con l’anno solare. La Associazione non ha fini di lucro e provvede agli scopi istituzionali mediante:
a) le quote associative;
b) contributi di Enti e Società pubbliche o private; c) donazioni, oblazioni e lasciti;
d) altri contributi provenienti da iniziative proprie.

ART. 5 - Soci
Il numero dei Soci è illimitato. Il nuovo Socio è ammesso per delibera del Consiglio Direttivo, a maggioranza dei presenti, su domanda sottoscritta del richiedente, accompagnata da un curriculum vitae che documenti l’interesse per gli scopi della Associazione.
I Soci dovranno concorrere alle spese della Società mediante il versamento di una quota annua, fissata dal consiglio Direttivo.
Il Socio che intende dimettersi dovrà dare comunicazione mediante una lettera raccomandata da inviare al Consiglio Direttivo almeno due mesi prima della scadenza del termine annuo: in difetto la sua adesione alla Associazione si riterrà rinnovata per l’anno successivo.
Il Socio non in regola con il versamento della quota annuale perde il diritto di voto e decade, qualora non provveda alla regolarizzazione della sua posizione, entro i termini fissati dal Regolamento.
Il Consiglio Direttivo procede, secondo le modalità previste dal Regolamento, alla radiazione del Socio il cui comportamento professionale, etico e deontologico configuri una colpa grave.
Tra i Soci ad alcuni viene attribuito il titolo di Soci fondatori, Soci sostenitori, Soci ad honorem e Soci Ordinari secondo quanto previsto dal regolamento. Indipendentemente dalle categorie tutti i Soci hanno gli stessi diritti e doveri.

ART. 6 – Organi sociali
Sono organi della Associazione il Presidente, l’Uffici di Presidenza, il Consiglio Direttivo e l’Assemblea dei Soci.
Le attività della Associazione sono regolate, oltre che dal presente Statuto, dal Regolamento. Il Regolamento è uno strumento operativo adottato dal Consiglio Direttivo ed ha lo scopo di definire condotte e procedure riguardanti l’organizzazione interna della Società o le sue iniziative esterne.

ART. 7 - Assemblea
L'Assemblea generale dei Soci dovrà essere convocata su iniziativa del Consiglio Direttivo.
Hanno diritto ad esprimere il loro voto soltanto i Soci in regola con il pagamento della quota sociale e che abbiano una anzianità di iscrizione di almeno un anno.
Ogni Socio può partecipare all'Assemblea direttamente o mediante delega scritta rilasciata ad un altro Socio avente diritto al voto. Ciascun Socio non può essere portatore di più di una delega.
L'Assemblea è presieduta dal Presidente o, in assenza di questi, da un membro del Consiglio Direttivo delegato dal Presidente. L'Assemblea è da ritenersi valida in prima convocazione se risulta presente o rappresentata per delega almeno la metà dei Soci, oppure in seconda convocazione qualunque sia il numero dei partecipanti.
Spetta all'Assemblea:
a)discutere la relazione del Presidente sull'attività svolta
dalla Società;
b) discutere ed approvare le linee fondamentali dell’attività
in relazione alle disponibilità economiche
dell’Associazione;
c) approvare il bilancio consuntivo della Società, presentato
dal Tesoriere;
d)  eleggere tra i Soci, con votazione distinta, il Presidente e
il Consiglio Direttivo;
e)  discutere ed approvare le modifiche allo Statuto proposte
ai Soci dal Consiglio Direttivo;
f)  deliberare in sede di appello ed in modo definitivo
sull’ammissione e /o radiazione dei Soci.

ART. 8 – Bilancio
L'Assemblea si riunisce almeno ogni anno solare per approvare il rendiconto annuale. Essa è convocata mediante lettera spedita almeno quindici giorni prima della data della riunione e recante l'indicazione dell'ordine del giorno nonché la data e l'ora della prima e dell’eventuale seconda convocazione. L'Assemblea delibera a maggioranza dei voti dei Soci presenti o rappresentati.

ART. 9 – Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è composto da un numero dispari di consiglieri che può variare da un minimo di tre ad un massimo di undici, secondo le determinazioni della Assemblea che procede alla sua nomina.
Il Consiglio Direttivo resta in carica quattro anni.
Le forme di rappresentanza dei Soci fondatori e delle varie componenti professionali nel consiglio direttivo sono definite dal regolamento.
Possono partecipare all'elezione del Consiglio Direttivo i Soci in regola con il pagamento della quota sociale.
Sono eletti Consiglieri i Soci che hanno ottenuto il numero maggiore di voti. In caso di parità risulterà eletto il candidato con maggiore anzianità di iscrizione alla Società; in caso di ulteriore parità il più anziano.
Nella sua prima riunione post-elettorale, il Consiglio Direttivo elegge il Direttore Scientifico, un Segretario, un Tesoriere e attribuisce gli eventuali altri incarichi e deleghe che riterrà necessari.
Il Direttore Scientifico svolge la funzione di vice presidente ed attua le linee scientifiche proposte ed espresse dall’Ufficio di Presidenza, dal Consiglio direttivo e dalla Assemblea.

ART. 10 – Ufficio di Presidenza
L’Ufficio di Presidenza che è composto dal Presidente, dal Direttore Scientifico, dal Segretario e dal Tesoriere.
L’Ufficio è presieduto dal Presidente, delibera a maggioranza e in caso di parità prevale il voto del Presidente.
I verbali sono trascritti dal Segretario su apposito libro.

ART. 11 – Attribuzioni dell’Ufficio di Presidenza
L’Ufficio di Presidenza formula direttive per i piani di attività dell’Associazione e per le iniziative da adottare ai fini del conseguimento delle finalità sociali, li propone al Consiglio Direttivo, e sovraintende alla loro attuazione.
All’Ufficio di Presidenza spetta inoltre il compito di organizzare le elezioni e nominare la commissione elettorale.

ART.12 - Presidente
Il Presidente rappresenta la Società, convoca e presiede l'Assemblea dei Soci, riunisce e presiede il Consiglio Direttivo, cura che vengano eseguite le delibere dell’Ufficio di Presidenza e del Consiglio Direttivo e le decisioni prese dall'Assemblea. Il Consiglio Direttivo rende operanti le deliberazioni dell'Assemblea e provvede all'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società. La firma e la rappresentanza della Associazione davanti a terzi in giudizio spetta al Presidente, il quale potrà nominare Procuratori generali e speciali, determinandone i poteri.
Il Presidente resta in carica quattro anni.

ART. 13 - Scioglimento
Non avendo la Società scopo di lucro, in caso di liquidazione gli eventuali residui saranno devoluti ad altri enti aventi scopi affini.

ART. 14 – Disposizioni finali
Gli emendamenti al presente statuto devono essere proposti per iscritto da almeno un quinto dei Soci o dal Consiglio Direttivo. L'approvazione di un emendamento richiede in prima convocazione dell'Assemblea il voto favorevole di almeno i tre quarti dei Soci ovvero, in seconda convocazione, la maggioranza semplice dei Soci presenti.

ART. 15 - Norma transitoria
Prima Assemblea e primo Consiglio direttivo.
All’atto della fondazione i Soci fondatori nominano al loro interno un consiglio direttivo in deroga a quanto previsto dallo statuto. Tale consiglio direttivo deve superare la situazione transitoria entro due anni dalla data del presente atto, e comunque deve considerarsi, entro il medesimo termine, decaduto. 


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