Genova 26 e 27 novembre 2009
RAZIONALE DEL CONGRESSO
Dopo il “decollo” avvenuto con successo nel primo Congresso Nazionale del novembre 2006 a Milano, l’Associazione Italiana per l’Individuazione e l’Intervento Precoce nelle Psicosi (AIPP) è diventata un punto di riferimento per gli operatori della Salute Mentale.
Le diverse iniziative promosse hanno cercato di diffondere la convinzione che è possibile prevenire e curare meglio i disturbi mentali che esordiscono in età giovanile.
In particolare ricordiamo la Giornata di Studio del gennaio 2008 con Jim Van Os e Michele Tansella e il Convegno del novembre dello stesso anno con Max Birchwood.
Il Programma 2000 dell’Azienda Ospedaliera di Niguarda a Milano è la testimonianza più efficace di questa possibilità, sia dal punto di vista clinico che della produzione scientifica.
In diversi Dipartimenti di Salute Mentale Italiani si è sviluppata una forte sensibilità a questo tema e si sono costituiti gruppi di operatori dedicati.
Nell’ottobre 2007 il Ministero della Salute ha pubblicato la Linea Guida per gli interventi precoci nella schizofrenia sancendo l’importanza dell’argomento per il Servizio Sanitario Nazionale e per il suo orientamento in termini di prevenzione.
Questo secondo Congresso Nazionale si propone di affrontare, anche sulla base di esperienze non italiane, il tema degli interventi precoci in una prospettiva riferita alla popolazione e al sistema di cure primarie oltre che, naturalmente, ai servizi specialistici, con particolare attenzione all’inovviabile, stretto e necessario collegamento tra servizi per minori e per adulti.
Sono stati trattati temi cruciali quali il ruolo dei Pediatri, dei Medici di Medicina Generale e della Medicina Scolastica nell’individuazione degli stati mentali a rischio e dei primi sintomi della psicosi e dei quadri depressivi correlati.
Nel corso del Congresso si è data voce alle tante esperienze in via di sviluppo nel nostro Paese anche con l’obiettivo di individuare modelli organizzativi e clinici per affrontare le problematiche adolescenziali e per promuovere i rapporti con l’associazionismo giovanile e il mondo della scuola.
In questa cornice hanno trovato spazio temi centrali dell’approccio Early Psychosis quali la psicoterapia cognitivo comportamentale, la psicoeducazione, il sostegno all’integrazione sociale, la terapia farmacologica, l’integrazione delle attività preventive e di intervento precoce nel Dipartimento di Salute Mentale e nella rete formale e informale dei servizi, il contrasto allo stigma e alla paura che ancora pervadono l’opinione pubblica (cittadini e operatori).
Sono state anche presentate alcune delle ricerche che si sono svolte in Italia e all’estero, fondamento insostituibile al processo di conoscenza .
Abbiamo auspicato che questo Congresso, che si è svolto in una Città emblematica per la sua capacità e determinazione nel guardare oltre l’immediato orizzonte, possa essere stato occasione di incontro, scambio e stimolo professionale per tutti coloro che sanno e vogliono sperare un futuro migliore per la malattia mentale grave.